Opere di Gaetano Adamo

Nato a Termini Imerese (PA) nel 1960 e residente a Bagheria (PA), inizia l’attività di videomaker nel 1987, producendo videoclip sul territorio. Nel 2009 cura la regia del mediometraggio artistico-filosofico L’ultima stagione. Nel 2018 firma soggetto e sceneggiatura del cortometraggio a tema sociale A me la cosa non mi tocca. Tra il 2020 e il 2021 partecipa come direttore della fotografia e aiuto regista al film C’era la luna di Mimmo Minà. Nel 2023 è autore e regista del cortometraggio sociale Sara. Durante tutto il periodo, realizza ininterrottamente documentari culturali.


A me la cosa non tocca

TRAMA:
Un professore di matematica vive una storia al limite dell’inverosimile nella
quale si trova, suo malgrado, coinvolto in una profonda e paradossale crisi
sociale del mondo del lavoro… Nonostante tutto egli non si arrende e fino alla
fine si crede di stare in una “roccaforte” dalla quale nessuno può tirarlo giù…
Ma…


C’era la luna

TRAMA:
Rumore di passi tra i ciottoli delle scalinate, qualcuno passeggia nel silenzio notturno delle viuzze.
Un bagliore di luna disegna il profilo del monte e illumina la conca di golfo, il frinire delle cicale si
confonde con il distante latrare di cani, lo sbattere d’ali di un pipistrello, il lontano suono di una
perduta melodia. È una notte di luna piena, forse è un sogno.
Le notti di luna piena ci invitano a parlare di noi stessi e con noi stessi. I matti, i “babbi du paisi”, gli
emarginati rivivono con le loro passioni, slanci d’amore, smanie e sconforti, desideri, aspirazioni e
disillusioni quella loro stessa vita “che poteva essere”.
Uomini, donne, ragazzi, aggrovigliati in una esistenza da cui non trovano modo d’uscire, contrariati
nei loro disegni, frodati nelle loro aspirazioni si incontrano in una notte – o in un sogno – nell’attesa
di qualcosa – o qualcuno – che forse non arriverà mai; giovinette ardite relegate a “margine”,
deluse e beffarde, disponibili alle adolescenziali pulsioni ma con la rabbia e il grido straziante del
deriso; anziani che cercano nell’arte del “silenzio” l’unica possibilità di comunicazione e un rifugio
dall’inquietante solitudine; candidi innamorati che cantano alla luna la malinconica dichiarazione di
un impossibile amore. Voci della tua adolescenza che credevi di avere dimenticato e che invece
riaffiorano in “Bilico” tra realtà e sogno.
E, sopra a tutti, la luce pallida della luna che, immobile e silenziosa, provoca umori, incute paura;
eterna testimone della “buttanissima nostalgia del passato”.


L’ultima stagione

TRAMA:
Il Cortometraggio, della durata di 33 minuti, grazie all’interpretazione di
bravissimi attori, narra il percorso di vita di un uomo “Teo” (docente di
Filosofia) che, mediante l’insegnamento di pensieri filosofici al suo allievo
“Luca”, in realtà rivela principi ed esperienze della propria vita, in un percorso
spazio-temporale, che sintetizza tutte le fasi della vita umana, come
l’avvicendarsi delle stagioni.
Il Film, della durata di 1 ora e 6 minuti, narra in maniera più completa la
storia, avvalendosi di alcune sequenze, ricche di contenuti artistici, che
approfondiscono concetti mitologico-filosofici, intrecciate strettamente con gli
eventi ei personaggi.


Sara

TRAMA:
Una famiglia come tante, mamma (Sofia) architetto, papà (Giulio) bancario.
Tutto procede serenamente, un ambiente sano e soprattutto attento alle vicende della loro
unica figlia dodicenne, Sara.
Qualcosa accade d’improvviso che mette a dura prova la serenità della famiglia, qualcosa
di sconosciuto e devastante per la piccola la quale non riesce a gestire, mostrando un
profondo e repentino cambiamento radicale.
Padre e madre si trovano ad affrontare un misterioso disagio che la figlia mostra mediante
una serie di reazioni molto preoccupanti. Entrambi si interrogano sulle possibili cause.
La mamma, naturalmente, più vicina alla bambina e ai suoi problemi, inizia a esplorare e
indagare dentro gli ultimi fatti accaduti che abbiano potuto mutare improvvisamente lo
stato umorale e comportamentale della sua piccola Sara.
La tensione cresce in modo esponenziale all’interno della famiglia tanto da indurre Sofia a
immaginare proprio “di tutto” quale possibile causa.
La vicenda non può non coinvolgere anche la scuola che si pone immediatamente e in
modo estremamente collaborativo a fianco della famiglia nel tentativo di accertare le
eventuali cause scatenanti il dramma di Sara.